La malattia renale cronica è una condizione patologica associata ad un alto rischio di mortalità e di morbilità. Negli ultimi 30 anni c'è stato a livello mondiale un incremento delle malattie renali di circa l'89% e questo costituisce un importante problema di salute pubblica.

Il crescente trend potrebbe essere dovuto al concomitante invecchiamento della popolazione e all'aumento di comorbilità che incidono sulla funzione renale, quali l'ipertensione, il diabete e l'obesità, ma anche all'inquinamento atmosferico.

L'inquinamento atmosferico può danneggiare i reni esattamente come avviene per i polmoni e per il cuore, essendo costituito da un insieme di particelle microscopiche - particolato fine PM2.5 e ultrafine PUF- che non avendo un peso eccessivo rimangono sospese nell'aria per un tempo prolungato e vengono inalate dall'uomo ad ogni respiro. Queste particelle microscopiche i cui maggiori componenti includono solfati, nitrati, ammonio, cloruri, carbone elementare e organico, materiali biologici e tracce di metalli pesanti, quali piombo, mercurio e cadmio, possono compromettere la funzione di filtrazione glomerulare provocando insufficienza renale.

I reni infatti partecipano all'escrezione di molti componenti assorbiti del PM. I metalli pesanti presenti nel PM2.5 possono determinare un danno renale attraverso lo stress ossidativo che causa disfunzione tubulare e conseguente fibrosi interstiziale.

Il PM2.5 induce inoltre una infiammazione sistemica (endotelite cronica) che può interessare tutti gli organi e anche il rene sia in seguito ad un'esposizione acuta che cronica.

Alcuni ricercatori hanno studiato l'associazione tra esposizione al PM2.5 con la funzione renale, l'albuminuria e l'incidenza di malattia renale cronica ( CKD) e hanno messo in evidenza sia un aumento dell'albuminuria che dell'incidenza di CKD.

Questo è importante sopratutto per le parti del mondo in cui il carico di inquinamento è più alto, come la Cina e l'India dove le concentrazioni di PM2.5 sono da cinque a dieci volte più alte che negli USA.

Un esempio: nella regione degli Appalachi, nell'Est degli USA e precisamente nell'area adiacenti alle miniere di carbone è stata rilevata una maggiore possibilità di contrarre la malattia renale cronica nelle donne del 13% e negli uomini del 19%.

Un altro recente studio americano conferma che il rischio e la progressione dell'insufficienza renale cronica è più pronunciato in presenza di elevate concentrazioni di polveri sottili e questo dovrebbe portare a ulteriori studi per una più ampia valutazione di quanto l'inquinamento dell'aria potrebbe essere responsabile delle patologie renali croniche.

Infine , dal momento che il rene ha un ruolo centrale nella regolazione dei volumi dei liquidi corporei, della pressione arteriosa, dell'equilibrio acido-base e degli elettroliti, la funzione renale è essenziale per la protezione del nostro organismo di fronte ai danni provocati dal calore e dalla disidratazione.

Quindi è anche intuitivo dedurre che l'aumento delle temperature legato ai livelli di gas serra causati dall'uso di combustibili fossili, ha un importante impatto sui reni e si associa a vari disordini renali:

  1. Insufficienza renale acuta
  2. Malattia renale cronica
  3. Calcolosi renale
  4. Infezione delle vie urinarie

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A cura di
Anna Maria Ciciani