NEOPLASIE DEL BAMBINO E INQUINAMENTO DELL’ARIA

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Dal report dell’ACP (Associazione Culturale Pediatri)(1) citiamo :                                                             
“ Il bambino è più suscettibile dell’adulto a sostanze carcinogene per la maggior capacità di assorbimento e la minore capacità di eliminazione oltreche’ per il maggior tempo di esposizione. 
Cio’ puo’ condizionare l’insorgenza di neoplasie anche in età successive. L’esposizione può verificarsi in epoca preconcezionale (sperma, ovulo) e in utero. 
L’esposizione paterna è prevalentemente dovuta ai pesticidi (lavoratori agricoli, giardinieri) e al benzene (solventi, vernici: falegnami, imbianchini, calzolai, operai in industrie chimiche e meccaniche) e ai contaminanti dell’acqua e del cibo. L’esposizione paterna ai pesticidi è stata correlata a un aumento del rischio dia tumori del sistema nervoso centrale (neuroblastoma) dei figli, mentre l’esposizione a idrocarburi (materiale plastico) a un incremento del rischio di leucemia linfoblastica acuta nei figli. 
L’esposizione materna è legata all’attività professionale (mercurio, piombo pesticidi, benzene, nel caso di cuoche, parrucchiere, lavoranti agricole, operaie in industrie chimiche, PVC nel caso di infermiere di sala operatoria), all’attività domestica (detersivi e prodotti per la casa) e ai contaminanti di acqua e cibo. Si è osservato un incremento dei casi di leucemia linfoblastica acuta e tumori del tessuto connettivo”.

Dal Report 2018 dell’Istituto Superiore di Sanità(2) si segnala che tra i principali effetti sanitari dell’inquinamento dell’aria nei bambini, vengono segnalati anche alcuni tumori infantili, quali ad esempio leucemie e retinoblastomi, che possono essere associati ad esposizioni della madre agli inquinanti cancerogeni dell’inquinamento atmosferico nel periodo prenatale. Occorre inoltre sottolineare che le esposizioni in età infantile, oltre a determinare effetti misurabili nel bambino stesso, si proiettano anche negli anni successivi rendendo l’individuo più vulnerabile durante tutto il suo percorso di vita.

Di seguito la citazione di alcuni degli studi pù recenti sui rapporti tra insorgenza di tumori ed esposizione ad inquinanti ambientali.
Su 1880 casi di leucemia individuati dal 1985 al 2015 dallo Swiss Childhood Cancer Registry(3), bambini (0-15 anni) che vivevano in prossimità (50 metri)di stazioni di rifornimento di benzina (probabile esposizione a Benzene) presentavano un Rischio Relativo 2.01 di sviluppare la malattia.
Dal 1990 al 2015 n. 2960 casi di tumore dallo Swiss Childhood Cancer Registry(4): La esposizione a traffico veicolare, segnatamente a benzene  e NO2 correla con il rischio di sviluppo di leucemia acuta (mieloide e linfatica) e di linfoma non-Hodgkin(2)


Bibliografia

1) Angela Biolchini, Maria Giuseppina De Gaspari, et al. INQUINAMENTO E SALUTE DEI BAMBINI ACP 27 Ott 2020
2) M. Eleonora Soggiu, Gaetano Settimo, Ivano Iavarone Inquinamento atmosferico e salute dei bambini EpiCentro (ISS) 22/11/2018
3) Antonella Mazzei, Garyfallos Konstantinoudis, et al. Childhood cancer and residential proximity to petrol stations: a nationwide registry-based case-control study in Switzerland and an updated meta-analysis Int Arch Occup Environ Health. 2022 Jul;95(5):927-938
4) Christian Kreis, Harris Héritier, et al. Childhood cancer and traffic-related air pollution in Switzerland: A nationwide census-based cohort study. Environ Int. 2022 Jun 30;166:107380