Un abbraccio e una preghiera per i medici italiani caduti durante l'epidemia di Covid-19Un abbraccio e una preghiera per i medici italiani caduti durante l'epidemia di Covid-19 

Con il Decreto Legge n. 16 del 02/03/2023, convertito in Legge n. 46 del 21/04/2023, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2023 la deroga sul riconoscimento dei titoli per i sanitari rifugiati ucraini.

Ciò significa che i sanitari ucraini (medici, odontoiatri, infermieri, ecc.), residenti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022 e che si sono rifugiati in Italia a causa della guerra, possono esercitare la professione in Italia presso strutture sanitarie pubbliche o private senza necessità di ottenere il riconoscimento della laurea dal Ministero della Salute, ma semplicemente esibendo alla struttura sanitaria il "Passaporto Europeo delle qualifiche dei rifugiati" (EQPR) - https://www.coe.int/en/web/education/recognition-of-refugees-qualifications

Dal canto suo, la struttura che recluta un professionista ucraino rifugiato (con rapporto di lavoro dipendente a tempo determinato o di collaborazione libero professionale) deve segnalarne il nominativo e i titoli alla Regione competente per territorio e all'Ordine professionale per ogni eventuale verifica e controllo.